Tappa Estratti librosi di “Tre” Di Francesca Marcelli

Buongiorno, Amanti del Sotterraneo, come state? Il Blogtour  di “Tre” di  Francesca Marcelli, un romanzo rosa targato Porto Seguro Edizioni, continua oggi con una nuova tappa tutta da scoprire. Il titolo è molto esplicativo quindi, mi tolgo e vi lascio alla lettura degli estratti insieme al riepilogo delle informazioni generiche e trama del libro!

Ringrazio il Blog Respiro di Libri per l’opportunità di partecipare a questo blogtour. Qui trovate la tappa di ieri con la segnalazione e booktrailer, se ve la siete persa!!
Non dimenticate di andare a visitare il Blog di Ely Maggie!

"Tre" Di Francesca Marcelli edito Porto Seguro Edizioni

Volume: #1
Titolo: Tre
Autrice: Francesca Marcelli
Casa Editrice: Porto Seguro Editore
Genere: Romanzo rosa
Formato: Ebook ( 4,49 €) – Cartaceo (17,00€)
Pagine: 454
Pubblicazione: 10 Giugno 2021

Trama

Penelope è una ragazza italiana appena arrivata a Boston per lasciarsi alle spalle New York e una relazione andata male. Vuole riiniziare da zero in questa nuova città, ma Matthew, un uomo incontrato in un supermercato, stravolge da subito i suoi piani, facendole vivere un’intensa avventura. Convinta di chiudere sul nascere questo rapporto, sapendo che non le porterà niente di buono, il primo giorno del suo nuovo lavoro ha una brutta sorpresa: l’uomo col quale ha vissuto settimane appassionanti è il suo capo. A complicare le cose arriva il suo ex, Jacob, nonché migliore amico di Matthew. Al vertice di questo triangolo che si nutre di non-detti, misteri e dinamiche più grandi di lei, Penelope sa a chi appartiene il suo cuore.

Resta però da scoprire se ci sarà un lieto fine…

Estratti di “Tre”

«Oh cazz…» in italiano naturalmente. Con un po’ di reticenza sposta lo sguardo per cercare di capire cosa possa aver colpito con tanta forza: davanti a sé due gambe avvolte in pantaloni scuri. «Cazzo» borbotta ancora continuando a salire con lo sguardo verso i fianchi coperti da una giacca dello stesso colore scuro dei pantaloni, un abito evidentemente; sotto la giacca scorge una camicia bianca, poi un po’ di barba scura in un volto, del quale, la sola cosa che si riesce a guardare sono due occhi grandi, neri, profondi e scuri come un pozzo. «Io… mi scusi» balbetta come una deficiente senza mai riuscire a staccare lo sguardo da quell’uomo, così perfetto ai suoi occhi da farle dimenticare di deglutire.
Lui le sorride, e avere addosso la felpa grigia e i jeans strappati in quel momento la riporta nella propria inetta dimensione dell’essere.
«Volevi rompermi le gambe o solamente infilarmi nel carrello insieme al vino, brunetta?»

Ecco. Se fino a quel momento il suo aspetto non l’avesse completamente rimbecillita, adesso la voce bassa, roca e scura come gli occhi, potrebbe anche mandarla all’altro mondo senza che se ne accorga. «Io… credo la seconda» dice disattivando completamente il filtro bocca-cervello, e dopo essersi riascoltata mentalmente ciò che ne consegue è un’inevitabile smorfia.
«Perdonami, non volevo metterti in imbarazzo…» «Oh no… semmai… io… dovrei…» sente il viso avvampare e qualcosa di strano muoversi all’interno della pancia «scusami… non volevo… ero distratta» conclude.
«Capita. Lascia che mi faccia perdonare, allora» continua lui. «Volentieri!» si schiarisce la voce.
«Per cosa?» le sillabe si compongono e scompongono tra i suoi neuroni come un Tetris nel quale i pezzettini che scendono sono tutti diversi l’uno dall’altra.

Il telefono prende nuovamente a vibrare, lo afferra da dentro la giacca. «Harrison» mentre cerca i boxer scuri dispersi per la camera. «Con… sì lo so, adesso arrivo… lo so, sono sparito… sì, scusami.»
Trovato l’indumento smarrito, si riveste velocemente, il telefono retto dalla spalla, i capelli scuri completamente spettinati.
«Stai scherzando? Che cazzo di ore sono? Arrivo, portami in ufficio una camicia pulita per cortesia e boh, portami qualcosa da mettere di presentabile… a dopo.»
Chiude velocemente la telefonata, e dopo essersi rivestito di tutta fretta ripercorre lo spazio fatto la sera prima con lei tra le gambe, l’erezione di nuovo in tiro. «Che effetto che mi fa» borbotta prima di notare attaccato alla porta un biglietto:
“Sono uscita, ti eviterà un imbarazzante risveglio! Grazie per la serata e l’hamburger… sbatti la porta quando esci.”
Nessuna lo aveva mai liquidato con un bigliettino attaccato alla porta.
I primi due sono praticamente il loro primo incontro e magari potrebbero essere utilizzati con
due card dove ci sono entrambi, il terzo invece è diciamo il primo pezzo dove c’è solo Matthew.
Mi spiego meglio : fino a quel momento il romanzo si era concentrato solo su Penny e su loro
due, da qui si comincia a incontrare anche Matthew da solo.