Hikaru Intervista Annachiara Cairoli – Blogtour

Buongiorno #amantidelsotterraneo, siamo arrivati a una delle tappe finali di questo Blogtour. Mi dispiace dover dire addio a “L’Oracolo dei Mondi” dopo le due settimane in cui si è parlato delle citazioni, dei personaggi e dei luoghi. Senza contare questa ultime tappe, quelle relative alle recensioni e alle interviste.

Per questa tappa intervista sono molto felice perché l’autrice ha richiesto che uno dei miei Abitanti del Sotterraneo l’intervistasse. Ricordo che Gli Abitanti del Sotterraneo sono dei personaggi immaginari creati da me e che vivono nel Sotterraneo. Per ora abbiamo conosciuto Lupin, il Barman e Elaheh, la gatta. Oggi chi si presenterà?

Nel sotterraneo

Hikaru, il Portatore di Luce era probabilmente il più particolare tra gli Abitanti del Sotterraneo. Si presentava con le fattezze di un bambino di una decina d’anni: i capelli erano dello stesso colore nel grano maturo, gli occhi erano due pozze profonde, azzurri come gli zaffiri. Secondo alcuni la sua aria e comporamento infantile celavano un profondo carattere che poco combaciava con il aspetto innocente, ma in pochi potevano dire di aver assistito a tale cambio di personalità. Vestiva con il tradizionale abito giapponese, uno yukata corto, da toni gialli e aranciati e ai piedi calzava i geta, una via di mezzo tra zoccoli e infradito. Dai corridoi bui facevano prima capolino la sua lanterna, che sembrava fluttuasse nel buio, il suono delle sue calzature a ogni passo e successivamente lui; infatti, si occupa dell’illumiazione del Sotterraneo, portando la Luce nei corridoi dove le candele si erano ormai consumate e le sostituiva con quelle nuove o riaccendeva quelle che si erano spente.

Quel giorno, come sempre, era di ronda per i cunicoli più oscuri del Dangeon. A quanto pare c’era una zona completamente in blackout e i cacciatori non riuscivano a continuare il cammino, ed era suo compito rimediare al disagio.
Risolto in poco tempo il problema, salutò i cacciatori e decise di riposarsi in un angolino. Ricordò che durante la sostituzione aveva trovato un libro a terra e incuriosito dal titolo aveva deciso di tenerlo per darci più tardi un occhiata.
Ora era arrivato il momento!

Informazioni su “L’Oracolo dei Mondi”

Copertina L'Oracolo dei Mondi - L'Origine di Annachiara Cairoli edito Albatros Edizioni - Il Filo

Titolo: L’Oracolo dei Mondi – L’Origine
Autore: Annachiara Cairoli
Genere: Fantasy, Romanzo
Editore: Gruppo Albatros Il Filo
FormatoE-Book (9,48 € ) e Cartaceo ( 13,90€)
Pagine: 250
Data uscita: 12 Maggio 2020

Trama

Il Destino, l’artefice inconsapevole della creazione dell’Universo, è alla ricerca dell’”armonia perfetta” raggiungibile solo tra l’equilibrio delle forze di Madre Natura. Ombra e Luce, Aria e Fuoco, Terra ed Acqua sono sei sorelle in eterna contrapposizione, si attraggono e nello stesso tempo si respingono. Varie sono le situazioni in cui si scontreranno, minando così quella stabilità di continuo ricercata, per poi riappacificarsi per il bene dell’Umanità. Le profezie della Fenice, la guerra contro gli Angeli e i Demoni per la liberazione della Terra porteranno le nostre protagoniste a vivere numerose avventure.

Hikaru posò il libro a lettura conclusa. Non pensava di poter trovare un libro così tanto convolgente, avrebbe tanto voluto fare quattrocchiachiere con qualcuno che l’aveva letto. Come a esprimere il suo muto desiderio il libro si aprì illuminandosi e mentre le pagine scorrevano velocissime, nonostante non volasse un filo di vento. Dalle pagine sbucò fuori una giovane fasciata da un abito rossiccio senza maniche con una catenita a risaltare il giro vita, i capelli corti e ricci si adagiavano delicatamente sulle sue spalle ed erano di una caldo color castano.

« Dove mi trovo? » chiese la giovane, spaesata ma non intimorita. Osservava tutto con espressione sorpresa, concentrando per ultimo il suo sguardo sul bambino che le stava davanti a bocca aperta.
« Sei nel Sotterraneo e io sono Hikaru, il Portato di Luce, tu chi sei? »
« Annachiara Cairoli »

Intervista a Annachiara Cairoli

« Che bello posso parlare con chi ha scritto il libro! Chi meglio di te è l’interlocutore perfetto per parlare del tuo libro! Bene mi descrivi il tuo libro con tre parole e come mai quelle proprio, per favore?»

« Leggero: perché ho voluto che il lettore ricevesse da questo libro un’avventura che gli regalasse degli attimi di svago senza doversi concentrare troppo sulla lettura.
Divertente: perché un buon libro, oltre a intrattenere, occupa attimi del tempo di ciascuno di noi e penso che questi momenti, se non si cercano altri tipi di emozioni, debbano essere ricchi di divertimento e felicità.
Trepidazione: o anche “suspense”, perché molti mi hanno fatto i complimenti per essere riuscita ad aver tenuto alta l’attenzione del lettore con dei capitoli che non hanno mai una vera fine e per conoscerla devi leggere il capitolo successivo. Ammetto che oltre ai complimenti ho ricevuto minacce per pubblicare il prima possibile il secondo romanzo…Questa caratteristica è un’arma a doppio taglio!»

« Hai avuto una bella idea di far cadere… Come si chiam… Ah si! La quarta parete, quella dove le persone sul palcoscenico si rivolgono anche al pubblico. Come ti è venuto in mente di far parlare Fate direttamente con i lettori della tua opera? »

« Perché penso che un libro non debba essere solo un collegamento tra il lettore e il libro, ma deve esistere anche una connessione inversa. Il romanzo deve cercare di comunicare il più possibile con chi lo legge per coinvolgerlo e per evitare di rendere la storia contenuta al suo interno come qualcosa di astratto. Ho cercato di applicare questo pensiero tramite Fate che nel mio romanzo la incontrate come se fosse una vostra conoscente che vi parla in un salotto.»

« Non sempre è semplice la scrittura di un libro, quindi ti chiederò quale è stata la parte più difficile da scrivere e perché?»

« In realtà no, è stato un racconto che avevo in mente già da molto tempo e non ho avuto grandi
difficoltà a mettere le idee su carta.»

« Da quale dei tuoi personaggi ti senti, più rappresentata o con cui condividi una o più caratteristiche?»

« Assolutamente Fate con cui condivido l’ironia, ma anche le sei sorelle che compongono Madre
Natura hanno caratteristiche in cui mi ritrovo: ad esempio la serietà di Lux, la generosità di
Sucellia, attimi di ribellione simili a quelli di Freyra, l’essere puntigliosa come Abnova, il “black
humor” di Ombra e il coraggio di perseguire gli obbiettivi come Brigridien.»

« Certo che sorelle sono fortunate ad avere i loro poteri, ma se non fossero Madre Natura, quindi umane al 100%, secondo te cosa farebbero nella vita di tutti i giorni? »

« Questa domanda mi è piaciuta tantissimo e ringrazio per avermela fatta. »
« Ombra sarebbe di sicuro una stilista di primo livello, la vedrei molto come una specie Miranda Priestly del Diavolo Veste Prada.

Lux la vedrei molto come giudice visto il suo carattere austero e che riesce a disintegrare con lo
sguardo chi prova ad attaccarla.

Sucellia potrebbe ricoprire tranquillamente il ruolo di diplomatica, servirebbe davvero una come
lei nella realtà per cercare di riappacificare alcuni conflitti internazionali. »

« Abnova, per il suo carattere alquanto complicato, la vedrei molto come un’artista, sempre
insoddisfatta dei suoi capolavori.

Freyra sarebbe una perfetta esploratrice, la vedrei molto come un mix tra Bear Grylls e Alberto
Angela per il suo istinto ribelle e la voglia continua di libertà mischiati a una continua ricerca di
nuova conoscenza.
D’altronde come puoi vincolare il vento?

Brigridien sarebbe un’ottima leader politica che rimarcherebbe parte del suo ruolo nel
romanzo…Ce ne fossero di politici come lei!»

«Sono molto curioso del prossimo libro, mi puoi dare qualche informazio? Se ho capito bene ci stai lavorando adesso…»

« Posso dare alcune informazioni, ma avviso che sono veramente poche: il secondo romanzo sarà
molto più lungo rispetto al primo e anche i capitoli non saranno così brevi, ma ho comunque
cercato comunque di non renderli troppo estesi. Questa estensione dello scritto mi è servita per approfondire meglio i luoghi, i personaggi e anche gli argomenti già introdotti nel primo libro.

Il resto…lo scoprirete più avanti.»

«  Uffa qui bisogna sempre avere pazienza, io sono già stufo di aspettare. Almeno avesse un buon sapore questa pazienza… »

N.B. Se le domande vi sembrano formulate in modo più semplice e bambinesco, è fatto apposta non è un errore di battitura o disattenzione! Le domande vengono formula da un personaggio dalle fattezze infantili!